Studio Temenos Danza Movimento Terapia ad orientamento psicodinamico – Ancona
Sostegno psicologico a mediazione corporea e consapevolezza di sé per uno star bene che deriva dall’unità corpo-mente e per coltivare la pace interiore
di Daniela Pancioni
psicologa/danza movimento terapeuta
Via Dalmazia, 21 – Ancona
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“Al di là del fare le cose
giuste o sbagliate
c’è un campo.
Là ti incontrerò.
Quando l’anima
si distende su un prato
il mondo è troppo pieno
per parlarne”
(Rumi)
Perché scegliere il sostegno psicologico a mediazione corporea?
C’è un essere nel fare…
Tante persone corrono e si affannano dalla mattina alla sera, senza mai sostare, sempre orientate al fare, senza prendere in considerazione o ascoltare il soggetto che porta avanti quella mole di attività.
Inoltre si vive sempre più in un mondo virtuale in cui con un click si va ovunque o si possono immaginare situazioni ed emozioni, mentre il contatto con la natura in generale e con la natura del nostro corpo in particolare si fa sempre più labile. Sentendolo poco, ci sentiamo poco, e perdiamo il collegamento con la nostra energia vitale e saggezza intrinseche.
Facciamo, facciamo e non ci soffermiamo a percepirci mentre operiamo, né a cogliere un senso del nostro essere in movimento, spesso perdendo di vista anche l’obiettivo di tanta attività. L’essere recettivi è considerato spesso un atteggiamento inutile, quando invece è profondamente rigenerante!
Possiamo amorevolmente ascoltare sensazioni,emozioni,pensieri e immagini senza giudizio
La persona che fa le cose è un essere dotata di un corpo e di una mente. Spesso il corpo è ridotto alla stregua di un oggetto,uno schiavo nelle mani di un padrone tiranno che gli dà ordini continuamente e allora prima o poi segnalerà disagi che, se non ascoltati, porteranno l’individuo a fermarsi a tutti i costi per malesseri dovuti a disturbi somatici o psichici.
La bella notizia è che possiamo amorevolmente ascoltare e dialogare con il nostro corpo e i vari aspetti della nostra mente sospendendo il giudizio. Il giudizio viene visto come un aspetto, spesso preponderante, della nostra personalità che ci condiziona in molte aree della nostra vita.
Ascoltando il nostro corpo e lasciandoci muovere autenticamente da lui, riscopriamo la vasta gamma delle qualità del movimenti e degli atteggiamenti interni che ci appartengono ritrovando spontaneità, profondità e nuove risorse da utilizzare creativamente.
Praticando l’ascolto del corpo e la presenza consapevole ai nostri stati corporei, emotivi e mentali diventiamo pian piano i “padroni buoni” della nostra casa corpo-mente e la qualità della nostra vita così migliora davvero molto! Iniziamo a percepire il senso dell’ unità corpo-mente e a sentirci in armonia con i nostri gesti, le nostre azioni e le parole che diciamo.
Possiamo coltivare una visione più ampia della vita e radicarci nella pace interiore Infine, soffermandoci sul senso della vita e della nostra relazione ad essa ,riusciamo a coltivare una visione più ampia che ci permette di allinearci con l’esistenza invece che combatterla,radicandoci nella pace interiore e portando avanti gli impegni che ci competono con sempre minore sforzo e maggiori benefici per noi stessi e per l’ambiente che ci circonda.
Con questo sfondo diventa più chiaro comprendere il bisogno che abbiamo di un sostegno globale alla nostra persona. Potremmo dire che necessitiamo di un sostegno che ci accompagni nel nostro percorso di vita prendendo in considerazione sia la nostra mente che il nostro corpo affinché possiamo sentirci unificati e in armonia.
E non chiamatelo fissità,
il luogo dove passato e futuro sono uniti.
Non movimento da, né verso,
non ascesa, né declino.
Fuorché per il punto, il punto fermo,
non ci sarebbe danza e c’è solo danza.
Posso solo dire là noi siamo stati:
ma non so dire dove.
E non so dire per quanto tempo,
perché questo è collocarlo nel tempo.
Tempo passato e futuro
consentono solo una scarsa consapevolezza.
Essere consapevoli è non essere nel tempo…
( “Quattro quartetti”, di Thomas Eliot )